Inaugurazione sabato 22 aprile ore 17.
Un argomento raro, poco frequentato, quello scelto per la mostra che si apre nella sala espositiva delle Scuderie Medicee: Il primo Soffici, che comprende un preciso lasso di tempo, 1900-1906, quando il Soffici ventenne abitava a Parigi e si guadagnava da vivere collaborando a riviste umoristiche, di argomento leggero e di costume.
D’altra parte il giovane toscano coltivava rapporti con pubblicazioni di buon prestigio culturale, La Plume, La Critique Indépendante, L’Europe Artiste e queste ultime favoriranno le sue conoscenze con letterati e pittori come Moréas, Ricciotto Canudo, Apollinaire e Henry De Groux, Picasso, Van Dongen, che saranno compagni prestigiosi del suo percorso culturale, riferimenti di studio e di lavoro che faranno maturare quella singolare e complessa entità creativa, la personalità di Ardengo Soffici che darà lustro alla nostra storia moderna.
Una cospicua esposizione di documenti grafici provenienti dal Fondo Luigi Corsetti – a questo benemerito direttore del Museo scomparso repentinamente è dedicata la manifestazione – ci permette di ripercorrere una traccia del lavoro sofficiano che va apprezzata come itinerario delle frequentazioni esistenziali dell’epoca: il simbolismo è percepito da Soffici come sovrastruttura estetica via via da sfoltire nella ricerca di una realtà più consona alla sua natura e alle misure semplici che andranno ad affermarsi nella sua pittura.
Tra il Soffici che si era per breve tempo approvvigionato alle lezioni di Fattori nell’Accademia fiorentina e il Soffici che troverà una dimensione classica nell’opera di Cézanne, abbiamo qui il passaggio di un artista che attraverso il disegno, quello satirico, quello di prova accademica, quello affascinato da un vero idealizzato, individua con prove spurie ciò che sarà il carattere del suo linguaggio.
I fogli che vengono proposti hanno in sé valori di rarità, hanno almeno centoventi anni di età, e sono pagine di vita oltre che di studio e di raccordo fra proposte e conquiste espressive. Segnano le tensioni e gli adattamenti cui era costretto Soffici per vivere a Parigi; le verifiche spontanee sulle forme e sulle figure e le ricerche di uno spirito inquieto, come poi rimarrà sempre: un letterato che nell’immagine esprime i suoi punti di valore, e un pittore che correda le strutture e i colori dei suoi quadri di elementi poetici.
La mostra si inaugura sabato 22 aprile alle 17 e rimane aperta fino al 25 giugno dal giovedì alla domenica (e festivi) orario 10-13/14.30-19
Biglietto d’ingresso: “Museo Soffici e del 900 italiano” + mostra “Parigi 1900-1906. Il primo Soffici”: €. 5,00. Ingresso gratuito per residenti nel Comune di Poggio a Caiano.
Info: www.museoardengosoffici.it – info@museoardengosoffici.it
Redazione
Moira Pierozzi
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