Museo della Badia San Salvatore a Vaiano
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Dentro la Badia benedettina
Il Museo
Il Museo della Badia di Vaiano si trova nell’abbazia di San Salvatore, fondata tra l’VIII e il IX secolo sulla destra del fiume Bisenzio dai monaci benedettini lungo la “Strada di Lombardia”, una diramazione della via Cassia strategica per la viabilità medievale.
Pellegrini e viandanti
La principale opera di carità dei monaci era l’assistenza ai viandanti e ai pellegrini, mentre la dedica a San Salvatore riconduce a tradizioni longobarde. Il più antico documento che menziona la Badia è una charta notarile datata 15 febbraio 1057.
Scene di vita al monastero
Entrando dall’ingresso principale del monastero e percorrendo un tratto del chiostro come gli antichi viandanti, si accede al museo. Nelle stanze luminose dove un tempo si trovavano il refettorio e l’appartamento dell’abate si sviluppa il percorso espositivo che illustra attraverso reperti archeologici e opere d’arte sacra la vita quotidiana dei monaci e la loro funzione religiosa, economica e sociale.
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Il lavoro e la preghiera
Sulle tracce dei monaci benedettini
Il percorso si divide idealmente in due parti: il tempo del lavoro e il tempo della preghiera, cioè gli aspetti principali della vita monastica così come emergono dalla regola di S. Benedetto. Il primo nucleo del museo riguarda i reperti archeologici venuti alla luce nelle varie campagne di scavo e restauro. Ceramica acroma e maiolica da mensa costituiscono una collezione che va dal periodo romano all’età moderna.
Le opere sacre
L’allestimento prosegue ispirandosi alle cerimonie della liturgia monastica, eventi di particolare solennità. Fra le opere sacre, spicca la capsella per reliquie in argento del VI-VII secolo di ispirazione bizantina e l’elegante ciborio quattrocentesco attribuito ad Antonio del Rossellino (1427-1479 circa) e alla sua bottega, forse commissionato da Carlo de’ Medici, a cui si deve la ricostruzione dell’edificio monastico e del chiostro. Il percorso comprende anche l’antica camera da letto dell’abate da cui si accede a due piccoli ambienti: la cappella e lo scrittoio (o studiolo).
Le Case della Memoria
Il Museo della Badia di Vaiano fa parte dell’Associazione Nazionale Case della Memoria come dimora dello scrittore Agnolo Firenzuola insieme alla Villa del Mulinaccio, sempre a Vaiano, casa del navigatore Filippo Sassetti, e alla casa natale dello scultore Lorenzo Bartolini a Savignano e alla Casa Museo di Leonetto Tintori di Prato.
Tra reale e digitale: al museo con il percorso multimediale
“Ti porto al Museo” è il nuovo progetto multimediale e ludico, per grandi e piccini alla scoperta delle meraviglie custodite nei musei della Rete. Ogni percorso offre visite e attività negli ambienti museali arricchite da nuovi contenuti multimediali, online e offline.
Recapiti
Museo della Badia di Vaiano
Piazza Agnolo Firenzuola, 1
59021 Vaiano (PO)
Tel. 057429339
email: museobadia@diocesiprato.it
website: www.museidiocesanidiprato.it
Tariffe e orari
Museo momentaneamente chiuso
Come raggiungerci
Coordinate GPS 43.969878° 11.1240103° Google Maps™
Accessibilità
Il Museo è parzialmente accessibile per i visitatori in sedia a rotelle o con problemi di mobilità.