Intrecci di storie. In tanti all’inaugurazione del Buonamici

Gran folla alla sfilata del Brunelleschi e al concerto del liceo musicale Cicognini-Rodari. Ospite a Prato il direttore del Museo di Belle Arti di Orenburgcof

Prato, 14 maggio 2018 – Sicuramente un successo l’inaugurazione a palazzo Buonamici, della mostra diffusa Intrecci di Storie organizzata dalla rete Ti porto al Museo. Nelle 8 sedi degli altrettanti musei sono stati inaugurati fra sabato e domenica i singoli allestimenti, che saranno visitabili fino al 22 luglio, ma intanto la partecipazione all’evento iniziale di sabato pomeriggio è stata davvero lusinghiera.

cofAdriano Rigoli, coordinatore del museo della Badia di Vaiano a cui si deve l’idea della mostra, ha presentato il progetto insieme al direttore del Museo di Belle Arti di Orenburg Yuriy E. Komlev, giunto a Prato con i suoi collaboratori e accolto dalla vice presidente della Provincia di Prato Paola Tassi. Presenti anche il sindaco di Vaiano Primo Bosi, il vice sindaco di Carmignano Federico Migaldi e l’assessore alla Cultura di Vernio Maria Lucarini, oltre ai rappresentanti di tutti i musei della rete.

Protagonisti dell’evento gli istituti superiori Brunelleschi, Cicognini-Rodari e Datini, che si sono occupati dell’organizzazione della sfilata, del concerto e dell’accoglienza.

Intrecci di storie da Prato agli Urali – Gli scialli di Orenburg è il titolo generale dell’esposizione che coinvolge Mumat di Vernio, Museo della Badia di Vaiano, Museo della Deportazione e Resistenza, Casa Museo Leonetto Tintori, Fondazione Parsec con Centro di Scienze naturali e Museo di Scienze planetarie, Museo Soffici di Poggio e Museo archeologico di Artimino.

La mostra è realizzata con il sostegno della Regione Toscana, con il patrocinio dela Provincia e dei Comuni di Prato, Carmignano, Poggio a Caiano, Vaiano e Vernio e la collaborazione del Polo museale della Toscana e del Museo Archeologico Nazionale di Firenze per il prestito dei reperti. Patrocinio anche del Comitato internazionale per i musei letterari ICLM, dell’associazione Italia-Russia di Firenze e dell’associazione nazionale Case della Memoria.