Otto musei, una rete di realtà culturali che per la prima volta promuove una mostra diffusa sul territorio sulla metrica della scoperta e della conoscenza partendo da una suggestione che arriva da lontano. Intrecci di storie – da Prato agli Urali. Gli scialli di Orenburg è il titolo dell’esposizione che coinvolge tutte le realtà della rete Ti porto al Museo, (Museo di Scienze Planetarie e Centro di Scienze Naturali (Fondazione Parsec), Museo della Deportazione e Resistenza, Casa Museo Leonetto Tintori a Prato, Museo Archeologico di Artimino, Museo Ardengo Soffici e del Novecento di Poggio a Caiano, Museo della Badia di San Salvatore – Casa della Memoria di Agnolo Firenzuola di Vaiano e MUMAT e Museo delle macchine tessili di Vernio) dislocate lungo il territorio provinciale, in ognuna delle quali il tema dei preziosi scialli di Orenburg assume un senso diverso, declinato in ogni sede sulle diverse peculiarità espresse dal museo che li ospita. L’esposizione diffusa, realizzata con il sostegno della Regione Toscana, dà il via a tanti e diversi viaggi fra cultura, scienza e arte costruendo un intreccio di storie fra Italia e Russia. La mostra sarà inaugurata con un unico evento sabato 12 maggio alle 16.30 a Palazzo Buonamici, sede della Provincia di Prato. Dal giorno successivo sarà visibile in ognuno degli otto musei e resterà aperta fino al 22 luglio. La mostra nasce da un’idea di Adriano Rigoli, responsabile del Museo della Badia di Vaiano.
Gli scialli, esposti grazie alla disponibilità del Museo di Belle Arti di Orenburg che ne possiede una collezione unica e di fama mondiale, sono famosi per la loro estrema leggerezza unita alla capacità di proteggere dal freddo.
La rete Ti porto al Museo è un percorso fra storia, cultura, natura e arte nella provincia di Prato che ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza del ricco e importante patrimonio custodito nelle collezioni.
Trame da molto lontano
MuMaT – Museo delle Macchine Tessili
La storia del filo di lana dall’Appenino tosco-emiliano agli Urali meridionali. Un delicato intreccio che unisce due culture molto lontane, ma accomunate dalla realizzazione e produzione di tessuti e capolavori di lana pregiati in tutto il mondo
www.museomumat.it
Nell’armadio dell’Abate
Museo della Badia di Vaiano
Alla Badia di Vaiano sono state ritrovate vasche che servivano per la produzione di tessuto. Ci sono documenti risalenti al 1271. Da qui il parallelo fra la tradizione russa e gli abiti dei monaci di Vaiano
www.casedellamemoria.it
Trame d’arte. Immagina un restauro
Casa – Museo Leonetto Tintori
Il restauro che Leonetto Tintori avrebbe potuto fare in Russia. Gianmarco Piacenti, ex collaboratore di Tintori ha restaurato in Russia monumenti lignei dell’Isola di Kizhi in Karelia, la Cattedrale del Monastero della Resurrezione vicino Mosca e la reggia di Caterina la grande a Tsarkoje Selo vicino a San Pietroburgo
www.laboratoriotintori.prato.it
I partigiani russi nella resistenza pratese
Museo e Centro di documentazione della Deportazione e Resistenza
Il legame fra la Russia e Prato ha un capitolo poco conosciuto, quello dei numerosi fuoriusciti dall’esercito tedesco di nazionalità sovietica che si unirono alla Resistenza italiana. A Prato due di essi furono tra i 29 partigiani impiccati il 6 settembre 1944 in località Figline per mano di un’unità della Wehrmacht in ritirata
www.museodelladeportazione.it
Sul filo di una ragnatela
Centro di Scienze Naturali – Fondazione PARSEC
La lavorazione degli scialli di Orenburg in Russia è detta anche Pautinka (ragnatela). Morbidezza, elasticità, resistenza e un filo molto sottile sono in effetti le caratteristiche della tela del ragno, che sarà il tema guida dell’allestimento
www.csn.prato.it
Con gli occhi al cielo
Museo di Scienze Planetarie – Fondazione PARSEC
La Russia e lo spazio: la storia di Jurij Gagarin, il primo essere umano a orbitare intorno alla Terra e le meteoriti cadute sul territorio russo, come il bolide esploso in atmosfera nel 2013 sulle pendici orientali degli Urali.
www.museoscienzeplanetarie.eu
Aissa, la russa dal naso lunghetto
Museo Ardengo Soffici e del ‘900 italiano
È una liaison sentimentale quella che unisce la Russia all’arte di Ardengo Soffici. Al centro dell’allestimento dipinti di Alexandra Exter e di Soffici del periodo futurista. Alexandra, Aissa per Soffici, fu pittrice e scenografa e sua amante; un rapporto affettuoso e intenso, testimoniato anche dal carteggio fra Soffici e lo scrittore Giovanni Papini
www.museoardengosoffici.it
Trame d’antico
Museo Archeologico di Artimino F. Nicosia
Filare e tessere nel mondo etrusco erano l’emblema della donna, tra le mura domestiche e nella società. Per questo l’attrezzatura era deposta tra gli oggetti di corredo delle sepolture femminili. Ad Artimino per l’occasione sono esposti un prestigioso set da lavoro da Marsiliana, insieme ad altri monili e strumenti del mondo femminile
www.parcoarcheologicocarmignano.it

Redazione
Moira Pierozzi
moira.pierozzi@gmail.com