Giornata della memoria del Porrajmos o Samudaripen, il genocidio dei popoli Sinti e Rom

Il 2 agosto è la Giornata della memoria del Porrajmos o Samudaripen, “divoramento”, il genocidio dei popoli Sinti e Rom.

Dalle 20 al Museo della Deportazione visita guidata gratuita e, alle 21, incontro dal titolo “Porrajmos: la memoria negata”.

Coordinano Emanuele Piave e Lemman Yvonne dell’Associazione Porrajmos Prato. Intervengono: Emanuele Piave – Associazione Porrajmos, Enrico Iozzelli – Museo della deportazione, Maria Logli , segretaria Giovani democratici Prato, Marco Biagioni, segretario provinciale Partito Democratico, Denny Lanza, regista e produttore, Gabriele Alberti, presidente Aned Prato. In collegamento Luca Bravi dell’Università degli studi di Firenze e Michele Andreola, guida del Museo statale di Auschwitz.

Per troppo tempo ci è stata negata la nostra memoria, come se il nostro genocidio non fosse mai avvenuto, come se non facesse parte della storia di questo paese e di questo Continente, come se il nostro popolo meritasse di essere cancellato.

Il Porrajmos (o Samudaripen), infatti, non è conosciuto: sono poche le persone che sanno che nella notte tra il 2 e il 3 agosto del 44′ più 4.300 persone di etnia Sinta e Rom furono uccise dai nazisti nel campo degli “zingari” ( zigeunerlager) ad Auschwitz-Birkenau.

L’intero campo fu liquidato in una sola notte.

Noi vogliamo ricordare queste persone e dar loro la voce che gli è stata tolta. A maggior ragione in un paese che ancora non riconosce la nostra come minoranza etno-linguistica, a maggior ragione in un paese che ancora non riconosce il Porrajmos come commemorazione nazionale. Raccontare, ricordare, riconoscere sono gli unici strumenti solidi che abbiamo affinché i nostri impegni presenti per la conoscenza reciproca, l’integrazione e la costruzione di una società che rispetti i diritti di tutti, in futuro, siano saldamente fondati alla consapevolezza della nostra comune storia.